l’endometriosi è reversibile?

L’endometriosi è reversibile? É quanto sostiene la teoria della metaplasia celomatica di Meyer. Molto accreditata per endometriosi ovarica e rettovaginale, in contrapposizione alla teoria della mestruazione retrograda di Sampson, ipotizza che la malattia sia causata da trasformazioni cellulari temporanee.

endometriosi reversibile? cellule che si trasformano

L’endometriosi è reversibile? La teoria della metaplasia celomatica, o teoria di Meyer del 1919, chiama a rapporto un evento frequente in natura. Sotto l’impulso di certi stimoli, una cellula si trasforma in un’altra, di diverso tipo, con funzioni diverse. Questa trasformazione è possibile se le due cellule hanno una derivazione comune. Ed è reversibile: se cessano gli stimoli che hanno innescato il cambiamento, la cellula trasformata torna ad essere quella che era. Recupera anche le sue funzioni originarie.

Come illustrato da uno studio del 1999, l’ipotesi della metaplasia come causa dell’endometriosi è calzante. Infatti, l’embriologia dimostra che le cellule stromali dell’endometrio, le cellule del peritoneo pelvico e le cellule dell’epitelio germinale dell’ovaio sono parenti: derivano tutte dall’epitelio della parete celomatica*. Questo spiega perché, già nell’embrione o nell’individuo adulto, possono trasformarsi le une nelle altre.

La teoria della metaplasia celomatica si contrappone alla teoria della mestruazione retrograda di Sampson sulle cause dell’endometriosi. Ha il pregio di spiegare i casi di endometriosi non collegati al flusso mestruale (uomini, donne prepuberi, zone remote come il polmone). E fa ben sperare sulla reversibilità della malattia. Ma ha una prova contro: le metaplasie peggiorano con l’invecchiamento, invece l’endometriosi migliora.

* il celoma è la sacca di fluido peritoneale che contiene gli organi interni dell’addome, delimitata dalla membrana peritoneo

 

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